Le Tendinosi possono verificarsi spesso nei piedi poiché sono continuamente e quotidianamente sollecitati per muoverci, camminare, lavorare e fare sport.
Le Tendinosi possono verificarsi spesso nei piedi poiché sono continuamente e quotidianamente sollecitati per muoverci, camminare, lavorare e fare sport.
Il tendine tibiale posteriore può essere particolarmente incline a infiammarsi in quanto contribuisce a mantenere l’arco del piede e prevenire appiattimento eccessivo (pronazione) del piede sottoposto al carico del corpo (e all’intrarotazione della gamba nella prima fase di appoggio del piede).
La tendinosi del tibiale posteriore può essere un precursore di una sua disfunzione dove c’è una progressiva perdita di funzionalità nel ed un progressivo appiattimento dell’arco (piede piatto acquisito).
Anatomia
Il tendine tibiale posteriore inizia nella parte profonda del polpaccio decorre nella parte mediale passando al di sotto del malleolo peroneale.
Il tendine prosegue verso il piede e inserisce in più posizioni sulla parte interna e la parte inferiore dell’arco (come ad esempio sull’osso Scafoide).
Ad ogni passo un’enorme quantità di tensione e di stress è posto è sul tendine tibiale posteriore in quanto contribuisce a mantenere e ricreare l’arco del piede.
Ad ogni passo c’è una depressione naturale e ricreazione dell’arco che consente di dissipare gli urti.
La quantità di assorbimento degli urti o depressione dell’arco è variabile da persona a persona a seconda dell’architettura del loro piede (piede piatto contro un piede cavo).
Sembrerebbe che solo una persona con il piede piatto possa avere una tendinosi del tibiale posteriore, ma questo non è sempre il caso. Può succedere a persone con qualsiasi tipo di piede, di peso o di livello di attività.
Sintomi
I sintomi della tendinosi del tibiale posteriore sono dolore lungo la parte interna della gamba e caviglia. Il dolore è presente con l’esercizio fisico, specialmente nella corsa e in tutti gli sport dove il piede è molto sollecitato. Questo disagio di solito aumenta con progredire della malattia ed è localizzata lungo il corso del tendine intorno all’interno della caviglia o lungo l’interno dell’arco. Questo dolore è inizialmente assente quando a riposo, ma può progredire fino al punto in cui è presente costantemente.
Dolore e gonfiore sono segni di lesione al tendine. La guaina che circonda il tendine produrrà una quantità eccessiva di fluido lubrificante nel tentativo di consentire il tendine di scivolare più facilmente durante il processo di guarigione. Questo eccesso di produzione del fluido produrranno un rigonfiamento visibile e percepibile dal paziente all’interno della caviglia e l’arco.
In casi avanzati può avvenire la lesione del tendine, iniziato come tendinosi e se non curata può progredire a una rottura totale o parziale del tendine.
Diagnosi
Una semplice palpazione del tendine e una valutazione della forza possono bastare per fare una diagnosi di tendinosi.
Il piede interessato può sentirsi debole e doloroso e nei casi di tendinosi avanzata e il paziente può non essere in grado di non sollevare il tallone da terra.
Trattamento
Il trattamento può dipendere da quanto tempo i sintomi sono presenti e dalla quantità di forza persa nel piede. Quindi per prima cosa dovranno essere eseguiti dei test di forza per capire in punto di partenza e successivamente verranno eseguite tecniche di rilasciamento fasciale come la Manipolazione Fasciale Metodo Stecco tecnica che riequilibra le tensioni che si scaricano sul tendine.
Dopo aver modulato il dolore si inizierà con esercizi di rinforzo della muscolatura del piede e di tutti gli arti inferiori.
Il Dott. Fabrizio Valleriani riceve su appuntamento.
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