Tendinopatia tibiale posteriore nel corridore

Tendinopatia del Tibiale Posteriore nel Runner: Analisi Fisioterapica e Biomeccanica

Introduzione alla Tendinopatia del Tibiale Posteriore

La tendinopatia del tibiale posteriore è una condizione degenerativa e infiammatoria che colpisce il tendine del muscolo tibiale posteriore, situato nella parte mediale della gamba. Questa patologia è particolarmente diffusa tra i runner, in quanto lo stress biomeccanico ripetuto durante la corsa può portare a sovraccarico, infiammazione e, nei casi più gravi, a disfunzione del tendine stesso.

Anatomia e Funzione nel Contesto della Tendinopatia del Tibiale Posteriore

Il muscolo tibiale posteriore è un importante flessore plantare e supinatore del piede. Origina dalla tibia e dalla fibula, passando posteriormente al malleolo interno (malleolo mediale) per inserirsi su ossa del tarso e metatarso. Il posterior tibialis tendon attraversa quindi una zona biomeccanicamente vulnerabile. Questo tendine lavora in sinergia con i muscoli del polpaccio per mantenere la stabilità dell’arco plantare e la dinamica del passo.

Quando sollecitato in eccesso, questo tendine può sviluppare una tendinopatia che compromette la biomeccanica del cammino e della corsa, influenzando negativamente l’efficienza del gesto atletico.

Fattori di Rischio

Tra i principali fattori di rischio nei runner affetti da tendinopatia del tibiale posteriore troviamo:

  • Piede piatto, con collasso dell’arco plantare e aumento dello stress tendineo

  • Limitazione della flessione dorsale della caviglia

  • Alterazioni biomeccaniche (eccessiva pronazione, ginocchio valgo)

  • Debolezza dei muscoli stabilizzatori del piede e dei flessori plantari

Incidenza della Tendinopatia del Tibiale Posteriore nei Runner

Ia tabella seguente mostra come la tendinopatia del tibiale posteriore abbia una maggiore incidenza nei soggetti con piede piatto:

Tipo di Arco PlantareNumero di Runner OsservatiCasi di TendinopatiaIncidenza (%)
Piede Piatto2005025%
Arco Neutro200157.5%
Piede Cavo200105%

Analisi:

  • I runner con piede piatto mostrano un’incidenza molto più alta della patologia.

  • Il dato supporta l’ipotesi che disfunzioni biomeccaniche, come l’iperpronazione associata al piede piatto, possano aumentare il carico sul tendine del tibiale posteriore, predisponendo a lesioni.

Questi dati ipotetici confermano l’impatto negativo delle disfunzioni biomeccaniche sull’integrità del tendine.

Sintomi e Diagnosi

I sintomi caratteristici della tendinopatia del tibiale posteriore includono:

  • Dolore e gonfiore lungo il decorso del tendine, dietro il malleolo interno

  • Difficoltà nell’eseguire un sollevamento del tallone su un piede

  • Collasso progressivo dell’arco plantare mediale

  • Sensazione di instabilità alla caviglia durante il carico

Classificazione Clinica

È possibile classificare la tendinopatia del tibiale posteriore in:

  • Tendinite (fase iniziale infiammatoria)

  • Tendinopatia degenerativa con alterazioni strutturali

  • Disfunzione conclamata del tendine con rigidità e deformità permanente

Fisioterapia nella Gestione della Tendinopatia del Tibiale Posteriore

Il trattamento fisioterapico mira a ridurre il dolore, migliorare la funzione e correggere le alterazioni biomeccaniche. Le strategie includono:

1. Stretching e Mobilizzazione nella Tendinopatia

  • Stretching del muscolo tricipite surale

  • Mobilizzazione attiva e passiva del piede e della caviglia

2. Rinforzo Muscolare per la Tendinopatia del Tibiale Posteriore

  • Rinforzo eccentrico e isometrico del muscolo tibiale posteriore

  • Attivazione dei muscoli intrinseci e dei flessori delle dita

  • Stabilizzazione dell’arco plantare tramite esercizi propriocettivi

3. Approccio Biomeccanico alla Tendinopatia

  • Analisi della corsa per valutare errori tecnici

  • Uso di ortesi plantari per correggere difetti posturali

  • Educazione all’utilizzo corretto del carico e delle calzature

4. Terapie Fisiche di Supporto

Un esempio di caso clinico

Un runner di 42 anni, con piede piatto e dolore cronico dietro il malleolo interno, viene diagnosticato con tendinopatia del tibiale posteriore. Il trattamento prevede:

  • Esercizi eccentrici

  • Stretching e mobilità articolare

  • Ortesi plantari e controllo del passo

Dopo 8 settimane di trattamento fisioterapico personalizzato, il paziente riporta una netta riduzione del dolore e un ritorno progressivo alla corsa.

Teorie Moderne sulla Patogenesi della Tendinopatia

Il modello di continuum di Cook & Purdam (2009) descrive la tendinopatia come un processo progressivo:

  • Fase reattiva (risposta infiammatoria iniziale)

  • Fase di disorganizzazione

  • Fase degenerativa (perdita della capacità rigenerativa del tendine)

Questa teoria ha rivoluzionato l’approccio fisioterapico alle tendinopatie, sottolineando l’importanza della modulazione del carico e del rinforzo graduale.

Conclusioni

La tendinopatia del tibiale posteriore rappresenta una problematica frequente nei runner con alterazioni biomeccaniche. Il riconoscimento precoce dei segni clinici, un piano fisioterapico completo e un’attenta gestione dei carichi permettono di evitare la degenerazione del tendine e una disfunzione cronica.