PATOLOGIE
MORBO DI HAGLUND
Il morbo di Haglund è una patologia del retropiede che consiste in un’infiammazione dolorosa innescata da una prominenza ossea del calcagno (l’osso che forma il tallone). La patologia si sviluppa in maniera progressiva nel tempo e porta a una deformità ossea all’interno o all’esterno del tallone, che può interferire e limitare le capacità motorie di chi ne è affetto.
Immaginiamo la cartilagine di accrescimento come delle “piccole fabbriche” che producono osso: talvolta queste aree di accrescimento vanno in crisi e, a causa di fenomeni degenerativo-necrotici, alterano la loro produzione che non rientra più nelle modalità corrette.
Si vengono quindi a creare delle prominenze ossee di cui una delle più conosciute è sicuramente quella che interessa l’apofisi tibiale anteriore che prende il nome di sindrome di Osgood-Schlatter.
La morbo di Haglund segue quindi lo stesso principio ed è legato ad un’alterata produzione di osso dell’apofisi posteriore del calcagno.
Il morbo di Haglund tende a colpire più frequentemente soggetti in giovane età che praticano attività sportive. L’insorgenza della patologia può inoltre essere favorita da fattori genetici (forma del calcagno, piede cavo) o da altri fattori esterni (utilizzo di calzature inadeguate).
La patologia è piuttosto semplice da diagnosticare: è richiesto uno studio radiografico del piede e della caviglia sotto carico e una RMN per valutare le condizioni del tendine di Achille.
SINTOMI
I principali sintomi del Morbo di Haglund sono i seguenti:
- Prominenza della zona posteriore del calcagno
- Infiammazione e arrossamento nella zona del calcagno
- Gonfiore nella parte posteriore del tallone
- Dolore localizzato
- Borsite
TRATTAMENTO
Negli stadi iniziali si procede con il trattamento conservativo: la terapia prevede l’utilizzo di scarpe aperte posteriormente o con tomaia morbida per evitare il conflitto scarpa con sede di dolore associato a tecniche di terapia manuale come la Manipolazione Fasciale Metodo Stecco che permette di ottenere ottimi risultati sulla sintomatologia dolorosa.Nei casi gravi quando il trattamento conservativo non dà esiti positivi è possibile intervenire chirurgicamente con tecnica percutanea mininvasiva, artroscopica o aperta rimuovendo la sporgenza ossea del calcagno.
Trattamento consigliato
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