LA FASCIA COME ORGANO SENSORIALE

La fascia è una rete tridimensionale interconnessa di tessuto scorrevole, riempita di fluido che ammortizza e collega ogni singolo muscolo, osso, organo, nervo e vaso sanguigno. Ogni movimento all’interno della rete fasciale influenza la rete nel suo insieme, a causa della sua struttura di biotensegrità.

La fascia è una rete tridimensionale interconnessa di tessuto scorrevole, riempita di fluido che ammortizza e collega ogni singolo muscolo, osso, organo, nervo e vaso sanguigno. Ogni movimento all’interno della rete fasciale influenza la rete nel suo insieme, a causa della sua struttura di biotensegrità.

Gli scienziati pensavano che la fascia fosse inerte, solo materiale di rivestimento. Eppure, ora sappiamo che la fascia è molto innervata. Una nuova ricerca ha scoprendo che ci sono più terminazioni nervose sensoriali nella fascia rispetto alla capsula articolare. Questa recente rivelazione significa che la fascia può essere vista come il nostro organo sensoriale più ricco e che spesso può essere il responsabile del dolore articolare. Questo senso è vitale per la nostra salute e benessere. Le terminazioni nervose che si trovano più comunemente nella fascia sono chiamate meccanorecettori.

Minuscole, ma estremamente complesse, terminazioni nervose sensoriali sono distribuite attraverso la fascia. Rilevano e comunicano informazioni su pressione, movimento e direzione. I meccanorecettori generano campi elettrici che inviano informazioni al cervello, attraverso il midollo spinale. Tuttavia, questi campi elettrici sono anche in grado di comunicare attraverso diverse aree all’interno della rete fasciale. Poiché la fascia è un mezzo a base acquosa, i campi elettrici si propagano attraverso di essa molto più velocemente di quanto possano viaggiare attraverso i nervi. Il tempo di risposta tra rilevamento e azione è molto veloce. Questo ci consente di uscire dal pericolo molto rapidamente, in modalità combattimento o fuga. Questa interconnessione attraverso la rete fasciale ci consente anche di sentirci come un pezzo, tutti collegati tra loro tramite il cervello

 Infortuni, anni di cattiva postura e cattivi schemi di movimento possono portare ad un danneggiamento o a una rigidità della fascia che può iniziare ad agire come colla, legarsi ai muscoli e persino ai legamenti.

Negli ultimi anni, tuttavia allenatori, fisioterapisti e atleti hanno iniziato a capire che questa tessitura apparentemente insignificante svolge un ruolo funzionale importante e che per preservarla bisogna avere uno stile di vita corretto e fare esercizi mirati  in grado di migliorare la qualità e l’elasticità della fascia, aiutando a muoverci meglio e con meno dolore.

 

Il Dott. Fabrizio Valleriani riceve su appuntamento.

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