Artrosi del gomito
L’artrosi del gomito rappresenta una condizione degenerativa che coinvolge un numero crescente di persone, con un impatto significativo sulla qualità della vita. Questa patologia, degenerativa, che coinvolge la cartilagine, è caratterizzata dalla progressiva usura della cartilagine articolare, che, purtroppo, non si rigenera alla stessa velocità delle articolazioni portanti, portando a dolore, rigidità e limitazione dei movimenti nel gomito. Imparare a gestire il dolore è una componente cruciale del trattamento, poiché il dolore cronico può compromettere gravemente la funzionalità dell’articolazioni.
Sebbene possa colpire individui di tutte le età, è più comune negli adulti e in coloro che praticano attività fisiche intense o ripetitive, che possono causare lesioni o microtraumi alle strutture articolari, accelerando il processo degenerativo. La formazione di tessuto cicatriziale attorno all’articolazione può ulteriormente ostacolare il movimento e aumentare la rigidità.
La diagnosi precoce è fondamentale per gestire i sintomi e rallentare la progressione della malattia. Diverse opzioni terapeutiche, che spaziano dai trattamenti conservativi come fisioterapia e farmaci anti-infiammatori, fino a interventi chirurgici ( protesi di gomito) nei casi più gravi, possono aiutare a migliorare la funzionalità dell’articolazione.
In questo articolo, esploreremo classificazioni e cause, sintomi e strategie di trattamento dell’artrosi del gomito, fornendo informazioni utili per chiunque ne sia affetto o desideri prevenirne l’insorgenza.
Anatomia e Fisiopatologia del Gomito

Anatomia del Gomito
Il gomito è un’articolazione complessa che connette tre ossa principali:
- Omero: L’osso superiore del braccio, che si articola con le ossa del gomito.
- Ulna: L’osso principale dell’avambraccio, situato sul lato interno (mediale) del braccio.
- Raggio (Radio): L’osso situato sul lato esterno (laterale) dell’avambraccio.
Queste tre ossa formano tre articolazioni principali all’interno del gomito:
- Articolazione omero-ulnare: L’articolazione principale tra l’omero e l’ulna, che consente il movimento di flessione e estensione del gomito.
- Articolazione omero-radiale: L’articolazione tra l’omero e il raggio, che è coinvolta nei movimenti di pronazione e supinazione del polso.
- Articolazione radio-ulnare prossimale: Questa articolazione consente il movimento di rotazione tra l’ulna e il raggio, necessario per la pronazione e la supinazione dell’avambraccio.
Le superfici articolari di queste ossa sono rivestite da cartilagine articolare, che funge da cuscinetto per ridurre l’attrito durante il movimento.
Oltre alle ossa, il gomito è supportato da vari legamenti e tendini che stabilizzano l’articolazione:
- Legamenti collaterali ulnare e radiale: Questi legamenti stabilizzano il gomito medialmente e lateralmente.
- Legamento anulare: Avvolge il radio, consentendo la rotazione del braccio.
- Tendini dei muscoli: I muscoli che circondano il gomito, come il bicipite brachiale (che si inserisce sull’ulna) e il tricipite brachiale (che si inserisce sull’omero), sono essenziali per i movimenti di flessione, estensione e rotazione.
Fisiopatologia dell’Artrosi del Gomito
In questo contesto andremo a vedere la fisiopatologia dell’artrosi del gomito e come questo influenzi l’articolazione e i tessuti molli circostanti. Come visto precedentemente, questa si sviluppa quando la cartilagine che riveste le superfici articolari si deteriora, riducendo la protezione tra le ossa e causando l’attrito tra di esse. Questo processo porta alla sindrome artrosica, che coinvolge modifiche strutturali e funzionali nell’articolazione.
Meccanismi Fisiopatologici dell’Artrosi del Gomito
Danneggiamento della Cartilagine Articolare: La cartilagine, che normalmente permette ai capi ossei di scivolare l’uno sull’altro senza attrito, inizia a consumarsi a causa dell’uso e dell’usura, nell’artrosi questa rigenerazione della cartilagine non avviene in modo veloce per cui con il passare del tempo, il danno alla cartilagine può diventare irreversibile. Questo riduce la capacità dell’articolazione di assorbire gli shock e di muoversi in modo fluido.
Formazione di Osteofiti: A causa della perdita di cartilagine, l’organismo tenta di riparare la zona danneggiata con la formazione di osteofiti (escrescenze ossee o “spine ossee”) lungo i bordi articolari. Questi osteofiti possono limitare ulteriormente il movimento e causare dolore, poiché possono comprimere i tessuti molli circostanti.
Infiammazione e Irritazione dei Tessuti Molli: L’artrosi del gomito porta anche a un’infiammazione dei tessuti molli circostanti, come i legamenti, i tendini e la capsula articolare. L’infiammazione aumenta il dolore e contribuisce alla rigidità dell’articolazione, limitando la capacità di movimento.
Alterazione della Sinovia: La membrana sinoviale, che riveste la capsula articolare e produce il liquido sinoviale che lubrifica l’articolazione, può diventare infiammata (sinovite) e produrre un eccesso di liquido sinoviale. Questo può causare gonfiore e dolore acuto, oltre a ridurre ulteriormente la mobilità articolare.
Atrofia Muscolare: Con la progressione dell’artrosi, la ridotta capacità di movimento e il dolore costante possono portare ad atrofia muscolare, in particolare nei muscoli che stabilizzano il gomito. L’incapacità di muovere l’articolazione in modo corretto provoca una perdita di forza nei muscoli circostanti, come il tricipite brachiale e il bicipite brachiale.
Cosa i Fisioterapisti Devono Considerare Durante il Trattamento
- Ripristino della Mobilità Articolare: Il fisioterapista deve concentrarsi sul miglioramento della mobilità articolare del gomito, utilizzando tecniche di mobilizzazione articolare per ridurre la rigidità e migliorare l’escursione articolare. Queste tecniche possono includere mobilizzazioni passiva o attiva, a seconda della gravità del danno e del dolore del paziente.
Gestione del Dolore: La gestione del dolore è una componente cruciale nel trattamento dell’artrosi del gomito. Il fisioterapista può utilizzare tecniche di terapia fisica, come l’ultrasuonoterapia, l’elettrostimolazione per ridurre il dolore e l’infiammazione. Anche l’insegnamento di tecniche di rilassamento e di gestione del dolore sono importanti.
Rafforzamento Muscolare: È fondamentale per il fisioterapista guidare il paziente attraverso esercizi di rinforzo muscolare mirati a migliorare la forza dei muscoli che circondano il gomito. L’obiettivo è migliorare la stabilità dell’articolazione e compensare la perdita di funzionalità dovuta alla degenerazione cartilaginea. I muscoli principali su cui lavorare sono il tricipite brachiale, il bicipite brachiale, i muscoli dell’avambraccio e i muscoli stabilizzatori della spalla.
Tecniche di Mobilizzazione dei Tessuti Molli: L’infiammazione e la contrattura dei tessuti molli, come tendini e legamenti, sono comuni nell’artrosi del gomito. Il fisioterapista può utilizzare tecniche di massaggio terapeutico, mobilizzazione dei tessuti molli e stretching per ridurre la tensione e migliorare la flessibilità dei tendini e dei legamenti coinvolti.
Adattamento Posturale e Biomeccanico: I fisioterapisti devono educare i pazienti a evitare posture scorrette che possano peggiorare la condizione dell’articolazione. L’insegnamento di modifiche comportamentali nelle attività quotidiane, come evitare movimenti che stressano eccessivamente il gomito, è un aspetto fondamentale nel trattamento a lungo termine.
Prevenzione della Progressione della Malattia: Oltre alla gestione dei sintomi, il fisioterapista deve anche concentrarsi sulla prevenzione della progressione dell’artrosi, educando il paziente a mantenere un peso corporeo sano, evitare sforzi eccessivi e migliorare la postura complessiva.

Cause e Fattori di Rischio dell'Artrosi del Gomito
L’artrosi del gomito può essere suddivisa in due categorie principali: artrosi primaria e artrosi secondaria. Ognuna ha origini e fattori scatenanti diversi. Inoltre, ci sono diversi fattori di rischio che possono contribuire allo sviluppo dell’artrosi del gomito e influenzare le decisioni relative al trattamento fisioterapico.
Cause Primarie e Secondarie dell’Artrosi del Gomito
Artrosi Primaria
L’artrosi primaria, anche chiamata artrosi idiopatica, si sviluppa senza una causa apparente o senza un trauma precedente che abbia danneggiato direttamente l’articolazione. È generalmente associata all’invecchiamento e ai cambiamenti degenerativi legati al tempo, come il naturale deterioramento della cartilagine. La causa principale in questi casi è il declino funzionale della cartilagine articolare, che non è più in grado di proteggere le superfici articolari dall’attrito.
Caratteristiche dell’artrosi primaria:
- Si sviluppa principalmente in individui anziani, solitamente dopo i 60 anni.
- La cartilagine si degrada gradualmente, portando a uno sfregamento diretto tra le ossa, che causa dolore, infiammazione e rigidità.
- In alcuni casi, c’è una predisposizione genetica che può favorire la degenerazione articolare in persone senza altre cause scatenanti evidenti.
Artrosi Secondaria
L’artrosi secondaria, invece, è causata da fattori esterni o interni che danneggiano direttamente l’articolazione, portando alla degenerazione della cartilagine. Un fattore comune è rappresentato dai traumi articolari precedenti, come lesioni, lussazioni o fratture o da una causa post-traumatica che aumentano il rischio di sviluppare artrosi in futuro. Altri fattori che contribuiscono all’artrosi secondaria includono malformazioni congenite, disallineamenti articolari o malattie metaboliche.
Cause comuni di artrosi secondaria:
- Traumi e infortuni pregressi: Fratture ossee, lussazioni o lesioni dei legamenti possono compromettere l’integrità dell’articolazione, aumentando il rischio di sviluppare artrosi.
- Malformazioni congenite o displasie articolari: Condizioni in cui l’articolazione non si sviluppa correttamente fin dalla nascita, favorendo un’usura accelerata della cartilagine.
- Malattie metaboliche o infiammatorie: Condizioni come l’artrite reumatoide, gout o malattie sistemiche (ad esempio, malattia di Paget) possono predisporre l’articolazione alla degenerazione.
- Sovraccarico meccanico: L’eccessivo stress ripetuto sull’articolazione, causato da attività fisiche o lavorative intense, può accelerare il deterioramento della cartilagine che colpisce le articolazioni.
Differenze tra Artrosi Primaria e Secondaria
- Artrosi primaria è generalmente senile o idiopatica e si sviluppa a causa del normale processo di invecchiamento senza un evento traumatico chiaro.
- Artrosi secondaria è più frequentemente associata a traumi, infortuni o malformazioni congenite, che danneggiano direttamente l’articolazione.
In alcune forme di artrosi, come quella che colpisce la mano, i sintomi possono includere difficoltà nei movimenti fini, come il movimento del palmo della mano verso l’alto, che può diventare particolarmente doloroso. Questo movimento può essere compromesso dalla degenerazione della cartilagine nelle articolazioni della mano, specialmente nell’artrosi della base del pollice.
Inoltre, quando l’artrosi colpisce la regione del polso o della mano, potrebbe esserci una compressione del nervo mediano, portando a una condizione nota come sindrome del tunnel carpale. Questo può causare formicolio, intorpidimento e debolezza nelle dita della mano, un sintomo che può essere presente nei pazienti con artrosi secondaria, in particolare se la condizione è associata a lesioni o deformità che compromettono la normale anatomia articolare.
Il trattamento per l’artrosi primaria si concentra principalmente sulla gestione dei sintomi attraverso farmaci antinfiammatori, fisioterapia, composta da trattamenti ed esercizi al fine di alleviare i sintomi, mentre casi più gravi necessitano di interventi chirurgici come l’inserimento di protesi. Nell’artrosi secondaria, oltre alla gestione dei sintomi, può essere necessario trattare la causa sottostante (ad esempio, attraverso interventi chirurgici per riparare lesioni articolari oppure attraverso infiltrazioni di cortisone). In entrambi i casi, l’obiettivo principale è migliorare la qualità della vita del paziente, ridurre il dolore e ripristinare, se possibile, la funzionalità dell’articolazione.
Fattori di Rischio Specifici per lo Sviluppo dell'Artrosi del Gomito
Esistono numerosi fattori di rischio che possono favorire l’insorgenza dell’artrosi del gomito. Questi fattori includono aspetti legati all’età, alla professione, alle attività sportive e alle lesioni preesistenti.
1. Età
Il principale fattore di rischio per lo sviluppo dell’artrosi del gomito è l’età. Con l’avanzare dell’età, la cartilagine articolare perde la sua capacità di rigenerarsi, e questo può portare a causare lesioni o microtraumi all’articolazione e di conseguenza a un deterioramento graduale delle superfici articolari. La maggior parte dei casi di artrosi del gomito si verifica dopo i 50-60 anni, sebbene la condizione possa svilupparsi anche prima a causa di altri fattori.
2. Professione
Alcune professioni che richiedono l’uso ripetuto del gomito o l’esposizione a sforzi meccanici e stress articolari aumentano il rischio di sviluppare artrosi del gomito. Tra queste professioni troviamo:
- Lavoratori manuali: Chi svolge lavori che implicano sollevamento di carichi pesanti, movimento ripetitivo del braccio o stress meccanico (come muratori, carpentieri, meccanici) è particolarmente a rischio.
- Sportivi professionisti: Gli atleti che praticano sport che richiedono movimenti ripetitivi del gomito, come il tennis, il golf o il sollevamento pesi, sono vulnerabili a traumi e usura precoce dell’articolazione, che può evolvere in artrosi. Il gomito permette una vasta gamma di movimenti, ma quando è sottoposto a stress ripetuti, come quelli tipici di questi sport, la cartilagine può danneggiarsi progressivamente, aumentando il rischio di sviluppare artrosi. Le lesioni da microtraumi e l’infiammazione cronica possono accelerare il processo degenerativo, causando dolore, rigidità e limitazione della mobilità.
- Lavori al computer: Le professioni che implicano un uso prolungato del computer, con movimenti ripetitivi del gomito e del polso, possono anch’esse contribuire all’insorgenza di artrosi a causa di microtraumi ripetut
3. Attività Sportiva
Molti sport che comportano movimenti ripetitivi o traumi diretti al gomito aumentano il rischio di sviluppare artrosi. Tra gli sport più a rischio ci sono:
- Tennis (epicondilite): Chi pratica tennis, specialmente se gioca ad alto livello, può sviluppare l’epicondilite laterale (gomito del tennista), che a lungo termine può portare a danni alla cartilagine e all’artrosi.
- Sollevamento pesi: Gli atleti che sollevano pesi possono sovraccaricare il gomito e favorire un’usura eccessiva dell’articolazione.
- Baseball e softball: Sport che prevedono movimenti di lancio ripetuti, aumentando il rischio di microtraumi e artrosi.
- Ciclismo: Anche se meno comune, i ciclisti che usano il manubrio in modo prolungato o intensivo possono sviluppare problemi articolari ai gomiti.
4. Lesioni Precedenti
Tra le cause più comuni di artrosi secondaria ci sono le lesioni articolari preesistenti. Un trauma, come una frattura, lussazione o distorsione, può alterare la biomeccanica dell’articolazione e portare a un’usura precoce della cartilagine. I traumi più comuni che possono predisporre all’artrosi del gomito includono:
- Fratture del gomito: Le fratture che coinvolgono l’omero, l’ulna o il raggio, se non trattate correttamente o se complicate da una malconformazione ossea, possono predisporre alla degenerazione articolare.
- Lussazioni o sublussazioni: Le dislocazioni articolari ripetute o non trattate correttamente possono danneggiare i legamenti e la cartilagine, contribuendo alla progressione dell’artrosi.
- Lesioni ai legamenti: Le lesioni ai legamenti collaterali o ai tendini che stabilizzano il gomito possono aumentare il rischio di instabilità e degenerazione articolare.
Implicazioni per il Trattamento Fisioterapico
Il trattamento fisioterapico dell’artrosi del gomito deve considerare i fattori di rischio e le cause sottostanti della condizione:
- Traumi e lesioni preesistenti: Un fisioterapista dovrà prendere in considerazione il tipo e la gravità di eventuali infortuni precedenti, adattando il trattamento in base alla storia clinica del paziente.
- Attività professionale o sportiva: I fisioterapisti dovranno indirizzare il trattamento verso il recupero funzionale, adattando gli esercizi per evitare il sovraccarico del gomito, mantenendo comunque una buona forza muscolare e mobilità articolare.
- Età: Poiché l’età è un fattore di rischio importante, il fisioterapista dovrà adottare un approccio conservativo e mirato, evitando carichi eccessivi durante la riabilitazione e cercando di ottimizzare la funzionalità articolare nel tempo.
Quali sono i sintomi dell'artrosi del gomito?
I sintomi dell’artrosi del gomito includono dolore nella parte posteriore del gomito e una riduzione della mobilità che rappresenta una condizione comune. Altri sintomi che possono verificarsi sono:
Sensazione di scricchiolio durante lo spostamento del gomito: La sensazione di scricchiolio, o crepitio, è uno dei sintomi più comuni nell’artrosi del gomito. Si verifica quando le superfici articolari, in particolare la cartilagine, si usurano, causando attrito tra le estremità ossee. Questo suono o sensazione è un’indicazione che la cartilagine non è più liscia e omogenea, ma ha subito un danno, creando spazi o asperità tra le ossa che si muovono. La cartilagine si rigenera alla stessa velocità con cui viene danneggiata, ma questo processo è estremamente lento e insufficiente a ripristinare la funzionalità completa dell’articolazione.
Blocco dell’articolazione del gomito: Il blocco dell’articolazione del gomito provoca dolore e limitazione funzionale, questo è un sintomo che può manifestarsi quando i frammenti di cartilagine o osso danneggiati entrano in contatto con le superfici articolari, impedendo il normale movimento del gomito. L’artrosi è l’usura della cartilagine, e questo fenomeno può essere causato dalla formazione di osteofiti (sporgenze ossee) che limitano la mobilità dell’articolazione, rendendo difficile o impossibile piegare o estendere completamente il gomito.
Gonfiore: Il gonfiore è il risultato dell’infiammazione che accompagna l’artrosi di gomito. Quando la cartilagine si deteriora, l’articolazione può diventare irritata, causando la produzione di liquido sinoviale in eccesso. Questo fluido accumulandosi nell’articolazione, porta ad un gonfiore visibile o palpabile. Il gonfiore è spesso accompagnato da un aumento della temperatura dell’articolazione e può essere doloroso, limitando ulteriormente il movimento.
Formicolio causato dalla pressione esercitata sul nervo ulnare: L’artrosi del gomito può anche comportare una compressione del nervo ulnare, che passa vicino all’articolazione del gomito. La pressione esercitata su questo nervo può causare formicolio, dolore o sensazione di “scosse elettriche” lungo il braccio, in particolare nelle dita del mignolo e dell’anulare. Questo sintomo è noto come “sindrome del tunnel cubitale”, che può essere aggravato dall’usura delle strutture articolari del gomito.
Intorpidimento del dito anulare e del mignolo: L’intorpidimento nelle dita anulare e mignolo è strettamente legato alla compressione del nervo ulnare. Questo nervo fornisce sensibilità alla parte interna del braccio, del polso e delle dita del mignolo e anulare. Quando il nervo viene compresso a livello del gomito, può provocare intorpidimento, debolezza o difficoltà nei movimenti di queste dita, e il dolore può estendersi lungo l’avambraccio.
Irrigidimento del gomito: L’irrigidimento del gomito è uno dei segni distintivi dell’artrosi avanzata. Con il progressivo danneggiamento della cartilagine, l’articolazione diventa meno mobile. Questo limita la capacità di flettere ed estendere il gomito. L’irrigidimento può peggiorare nel tempo, e può essere particolarmente evidente al mattino o dopo un periodo di riposo. In alcuni casi, l’articolazione può anche apparire deformata a causa della crescita di osteofiti (sporgenze ossee) che ostacolano il movimento.
Alcune attività lavorative, come il muratore, possono andare incontro ad un deterioramento cartilagineo e del legamento con un conseguente formicolio in tutto il braccio e nel gomito (soprattutto durante i movimenti di flessione)
Come viene diagnosticata l'artrosi del gomito?
La diagnosi di artrosi al gomito avviene tramite esame fisico, storia clinica del paziente e talvolta esami di immagini come radiografie o risonanza magnetica per confermare le condizioni dell’articolazione. Durante l’esame fisico, il medico potrebbe anche valutare la presenza di deformità o danni alle estremità ossee che potrebbero indicare il peggioramento della condizione. Il gomito è una struttura costituita dall’omero, dal radio e dall’ulna, e il medico esaminerà anche il funzionamento dell’articolazione per determinare la sua capacità di muoversi correttamente. Le radiografie o la risonanza magnetica possono rivelare segni di usura della cartilagine, alterazioni nelle estremità ossee e altre anomalie strutturali, aiutando così a determinare la gravità dell’artrosi e a pianificare il trattamento più appropriato. Inoltre, la diagnosi può includere una valutazione della condizione, che può essere legata a fattori come traumi, usura, malformazioni congenite e eziologia.

Scopo del trattamento fisioterapico dell'artrosi del gomito
Il trattamento fisioterapico dell’artrosi del gomito ha l’obiettivo di migliorare la funzionalità articolare, ridurre il dolore e prevenire il peggioramento della condizione. L’approccio fisioterapico è multifattoriale e coinvolge diverse tecniche e interventi terapeutici per affrontare i sintomi e le problematiche associate all’artrosi del gomito. Il trattamento non chirurgico dell’artrosi include esercizi di rafforzamento, stretching e tecniche di mobilizzazione per migliorare il movimento e prevenire ulteriori danni. Un altro obiettivo importante è fornire sollievo temporaneo dai sintomi dolorosi, utilizzando modalità terapeutiche come il calore, il freddo o l’ultrasuono. L’intervento fisioterapico mira, infine, a migliorare la qualità della vita del paziente, riducendo l’impatto dell’artrosi sulle attività quotidiane.
Analizziamo ora i diversi aspetti:
Ridurre il Dolore Uno degli obiettivi principali del trattamento fisioterapico è il controllo del dolore, che è uno dei sintomi più invalidanti dell’artrosi del gomito. Il dolore può essere acuto e limitante, interferendo con le normali attività quotidiane. Le tecniche fisioterapiche mirano a ridurre il dolore attraverso l’uso di terapie fisiche, mobilizzazioni e l’educazione al movimento corretto.
Migliorare la Mobilità Articolare L’artrosi del gomito è spesso caratterizzata da rigidità articolare, che limita la flessione, l’estensione e la rotazione dell’articolazione. Il trattamento fisioterapico ha l’obiettivo di ripristinare il range di movimento del gomito, riducendo la rigidità e migliorando la mobilità complessiva. Ciò permette ai pazienti di eseguire movimenti quotidiani con maggiore facilità.
Recuperare la Forza Muscolare La perdita di forza muscolare è un’altra complicanza comune nell’artrosi del gomito. La ridotta mobilità e il dolore cronico possono portare a una diminuzione della massa muscolare, soprattutto nei muscoli che stabilizzano il gomito. Il trattamento fisioterapico si concentra sul rinforzo muscolare, migliorando la forza dei muscoli circostanti (come il tricipite, il bicipite e i muscoli dell’avambraccio) per aumentare la stabilità e la funzionalità del gomito.
Prevenire Ulteriori Danni Articolari Il trattamento fisioterapico ha come obiettivo anche la prevenzione di un’ulteriore degenerazione della cartilagine e la progressione dell’artrosi. Attraverso tecniche di mobilizzazione, esercizi e la correzione della postura, si può migliorare l’efficienza biomeccanica dell’articolazione, riducendo lo stress su di essa e prevenendo danni futuri.
Migliorare la Qualità della Vita Infine, il trattamento fisioterapico mira a migliorare la qualità della vita del paziente, riducendo il dolore, migliorando la mobilità e permettendo al paziente di riprendere le sue attività quotidiane e professionali. Il miglioramento della funzione articolare e della forza muscolare consente ai pazienti di svolgere le loro attività senza limitazioni e con maggiore autonomia.
Tecniche Fisioterapiche Utilizzate
Terapia Manuale
La terapia manuale è una delle tecniche più efficaci per il trattamento dell’artrosi del gomito. Le mobilizzazioni articolari sono utilizzate per migliorare il range di movimento del gomito, riducendo la rigidità articolare. Le mobilizzazioni si concentrano sul miglioramento della mobilità passiva e attiva dell’articolazione, lavorando su movimenti di flessione, estensione e rotazione.
Mobilizzazioni articolari:
Tecniche che consentono di migliorare la mobilità articolare e ridurre la rigidità.
Tecniche di scivolamento e mobilità passiva
Utilizzate per migliorare la lubrificazione e ridurre la frizione tra le superfici articolari.
Esercizi Terapeutici
Gli esercizi terapeutici sono fondamentali per il trattamento dell’artrosi del gomito. Questi esercizi possono essere suddivisi in diverse categorie a seconda dell’obiettivo terapeutico.
Esercizi di stretching
Utilizzati per migliorare la flessibilità muscolare e la mobilità articolare. Il stretching aiuta ad aumentare l’estensione e la flessione del gomito, riducendo la rigidità.
Esercizi di rafforzamento muscolare
Esercizi focalizzati sul rafforzamento dei muscoli che circondano il gomito, come il bicipite brachiale, il tricipite brachiale, i muscoli dell’avambraccio e i muscoli stabilizzatori della spalla. Questi esercizi aumentano la stabilità dell’articolazione e la funzionalità complessiva.
Esercizi di stabilità e controllo motori
Esercizi mirati a migliorare la stabilità dell’articolazione e a correggere eventuali squilibri muscolari che possono influire negativamente sulla meccanica del gomito. Questi esercizi possono includere movimenti di equilibrio e propriocezione.
Tecniche di Rilascio Miofasciale
Il rilascio miofasciale è una tecnica che viene utilizzata per ridurre la tensione muscolare e migliorare la mobilità articolare. La tecnica si concentra sui punti di tensione nei muscoli e nel tessuto connettivo, migliorando il flusso sanguigno e il rilassamento dei muscoli rigidi. Questi trattamenti sono particolarmente utili quando la tensione muscolare è un fattore che contribuisce alla rigidità articolare e al dolore.
Terapie Fisiche
le terapie fisiche sono utilizzate per ridurre il dolore, stimolare la guarigione e migliorare la funzione articolare.
Elettrostimolazione
La stimolazione elettrica neuromuscolare (TENS) è utilizzata per ridurre il dolore e stimolare i muscoli atrofizzati. Può migliorare la contrazione muscolare e favorire la riabilitazione muscolare nei pazienti con atrofia.
Ultrasuoni terapeutici
Gli ultrasuoni sono utilizzati per stimolare la circolazione sanguigna, promuovere la guarigione dei tessuti molli e ridurre il dolore. Gli ultrasuoni possono anche migliorare la mobilità articolare e stimolare il processo di guarigione nella zona danneggiata dell’articolazione.
Taping e Supporti Ortopedici
Il taping e l’uso di supporti ortopedici possono essere utili per fornire stabilità al gomito e ridurre il dolore durante le attività quotidiane. Il taping può ridurre il carico sulle strutture articolari e muscolari, mentre i supporti ortopedici (come bende o tutori) possono limitare il movimento dell’articolazione e prevenire ulteriori lesioni.
Taping kinesiologico
Tecnica di supporto che aiuta a ridurre il dolore e migliorare il movimento, favorendo la guarigione dei tessuti.
Tutori o bendaggi
Utilizzati per stabilizzare l’articolazione e supportare la funzione durante il recupero.
Protocolli di riabilitazione per l'artrosi del gomito
La riabilitazione dell’artrosi del gomito viene suddivisa in tre fasi principali, ognuna delle quali ha obiettivi specifici che vanno dal controllo del dolore alla ripresa della funzionalità articolare. Ogni fase mira a migliorare progressivamente la mobilità, la forza e la stabilità dell’articolazione, adattandosi alle esigenze individuali del paziente. Di seguito vengono descritti i protocolli per ciascuna fase, nonché l’importanza di personalizzare il piano riabilitativo in base alla gravità della condizione e ad altri fattori individuali.
1. Fase Acuta: Controllo del Dolore e dell’Infiammazione
La fase acuta si concentra principalmente sulla riduzione del dolore e dell’infiammazione associati all’artrosi del gomito. In questa fase, l’obiettivo primario è evitare l’aggravarsi della condizione evitando ulteriori microtraumi all’articolazione del gomito e cercare di migliorare la qualità della vita del paziente attraverso il controllo dei sintomi.
Obiettivi della Fase Acuta:
- Ridurre il dolore e l’infiammazione.
- Prevenire il deterioramento aggiuntivo della cartilagine e dei tessuti molli.
- Mantenere la mobilità passiva dell’articolazione, evitando il blocco completo.
2. Fase Subacuta: Recupero della Funzionalità e Rinforzo Muscolare
La fase subacuta è caratterizzata da una riduzione significativa del dolore e dell’infiammazione. Durante questa fase, l’obiettivo è recuperare progressivamente la mobilità articolare e rinforzare i muscoli circostanti per migliorare la stabilità del gomito e prevenire l’ulteriore deterioramento della cartilagine.
Obiettivi della Fase Subacuta:
- Recuperare il range di movimento attivo e passivo.
- Rinforzare i muscoli circostanti per migliorare la stabilità dell’articolazione.
- Ridurre la rigidità e migliorare la funzionalità.
Fase di Recupero Avanzato: Miglioramento della Funzionalità e della Resistenza
La fase di recupero avanzato ha come obiettivo il pieno recupero delle capacità funzionali del gomito e la preparazione del paziente al ritorno alle normali attività quotidiane e lavorative. La mobilità e la forza muscolare sono ottimizzate, e si inizia a lavorare sulla resistenza e sull’agilità.
Obiettivi della Fase di Recupero Avanzato:
- Ripristinare una mobilità normale del gomito.
- Migliorare la forza muscolare a lungo termine.
- Aumentare la resistenza e la capacità di eseguire movimenti ripetitivi senza dolore.
- Recuperare l’abilità funzionale e il movimento normale in attività quotidiane e professionali.
Protocolli Personalizzati: Adattamento del Piano Riabilitativo
Ogni paziente è unico e richiede un trattamento personalizzato che tenga conto di diversi fattori, come la gravità dell’artrosi, l’età, la storia clinica, lo stato di salute generale, e le esigenze professionali o sportive. Pertanto, i protocolli di riabilitazione devono essere adattati individualmente.
Gravità della Condizione: Pazienti con forme più gravi di artrosi del gomito potrebbero aver bisogno di un approccio più conservativo nelle fasi iniziali della riabilitazione, con un focus maggiore sul controllo del dolore e sulla riduzione dell’infiammazione. I pazienti con artrosi lieve o moderata potrebbero iniziare con esercizi di rinforzo muscolare e mobilizzazione articolare in modo più precoce.
Età e Condizioni Generali: I pazienti più anziani o con condizioni di salute compromesse (come malattie cardiovascolari o osteoporosi) dovrebbero avere un protocollo di riabilitazione più dolce e progressivo, con attenzione al carico articolare e al miglioramento della mobilità, evitando sforzi eccessivi.
Attività Sportive o Professionali: Per gli atleti o chi svolge attività fisiche intensive, il trattamento fisioterapico si concentrerà non solo sul recupero del movimento e della forza, ma anche sul miglioramento della resistenza e sulla capacità di eseguire movimenti ripetitivi senza dolore.
In ogni fase della riabilitazione, è fondamentale che il fisioterapista monitori i progressi del paziente, adattando il trattamento in base ai miglioramenti ottenuti e alle reazioni dell’articolazione.
Gestione del Dolore nell'Artrosi del Gomito
La gestione del dolore è uno degli aspetti più critici nel trattamento dell’artrosi del gomito, poiché il dolore cronico può influire significativamente sulla qualità della vita, limitando la mobilità e la funzionalità articolare. Per affrontare efficacemente il dolore, è necessario un approccio multifattoriale che coinvolga non solo il trattamento del sintomo doloroso, ma anche il miglioramento della funzionalità articolare e il controllo dell’infiammazione.
Strategie per il Controllo del Dolore
Terapie Manuali Le terapie manuali sono una delle modalità più utilizzate in fisioterapia per ridurre il dolore e migliorare la mobilità articolare. Le tecniche manuali aiutano a ridurre la rigidità e il dolore attraverso un approccio delicato e mirato.
- Mobilizzazioni Articolari: Le mobilizzazioni articolari sono tecniche fisioterapiche in cui il fisioterapista utilizza movimenti lenti e controllati per migliorare il movimento del gomito, ridurre la rigidità e alleviare il dolore. Queste tecniche possono essere di mobilizzazione passiva o attiva e si concentrano sul miglioramento della mobilità articolare senza provocare dolore intenso.
- Massaggio e Rilascio Miofasciale: Il massaggio terapeutico e le tecniche di rilascio miofasciale sono utili per ridurre la tensione muscolare e favorire la circolazione sanguigna nella zona dell’articolazione del gomito. Il rilascio miofasciale riduce la tensione nei tessuti connettivi e nei muscoli, migliorando la mobilità e riducendo il dolore muscolare.
Esercizi di Rilassamento Gli esercizi di rilassamento sono particolarmente efficaci per ridurre il dolore cronico, poiché aiutano a diminuire la tensione muscolare e a migliorare la percezione del dolore. La tensione muscolare e lo stress possono contribuire all’intensificazione del dolore nell’artrosi del gomito, quindi il rilassamento muscolare e mentale è un aspetto fondamentale del trattamento.
- Respirazione Profonda e Tecniche di Mindfulness: Le tecniche di respirazione profonda (come la respirazione diaframmatica) aiutano a rilassare il corpo e a ridurre la percezione del dolore. La mindfulness è una tecnica che può essere utilizzata per focalizzare l’attenzione sul presente, riducendo lo stress e l’ansia che possono aumentare il dolore.
- Esercizi di rilassamento muscolare progressivo: Questo tipo di esercizio aiuta a ridurre la tensione muscolare in tutto il corpo e può essere particolarmente utile nei pazienti con dolore cronico, poiché promuove il rilassamento dei muscoli circostanti l’articolazione del gomito.
Tecniche di Gestione del Dolore Cronico L’artrosi del gomito è spesso una condizione cronica, e le tecniche di gestione del dolore cronico sono fondamentali per mantenere il paziente attivo e ridurre l’impatto del dolore sulla vita quotidiana.
- Educazione al dolore: Una parte importante della gestione del dolore cronico è educare i pazienti riguardo la natura del dolore e come il movimento e l’attività fisica possano aiutare a ridurlo nel lungo periodo. Informare il paziente sui meccanismi del dolore cronico e su come affrontarlo può ridurre l’ansia e migliorare l’approccio psicologico al trattamento.
- Tecniche cognitive e comportamentali: La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è utile per affrontare il dolore cronico, poiché aiuta i pazienti a ristrutturare i pensieri negativi associati al dolore e a sviluppare strategie di coping efficaci. L’apprendimento di tecniche di problem solving e la gestione dello stress sono anche cruciali per ridurre l’impatto psicologico del dolore.
Approccio Multidisciplinare nella Gestione del Dolore
Un approccio multidisciplinare è fondamentale nella gestione del dolore nell’artrosi del gomito, in quanto consente di integrare diverse modalità terapeutiche per affrontare la condizione da più angolazioni. La fisioterapia gioca un ruolo cruciale, ma è spesso accompagnata da trattamenti medici, farmacologici e, in alcuni casi, interventi chirurgici. L’integrazione di vari specialisti (fisioterapisti, medici, ortopedici, anestesisti, ecc.) consente un trattamento globale e più completo.
Farmaci per il Controllo del Dolore
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): Gli FANS (come ibuprofene e naprossene) sono comunemente prescritti per ridurre l’infiammazione e il dolore acuto nell’artrosi del gomito. Questi farmaci aiutano a controllare l’infiammazione nei primi stadi della patologia e sono efficaci nel ridurre il dolore.
- Paracetamolo: Il paracetamolo è spesso utilizzato come alternativa agli FANS per i pazienti che non possono tollerare gli antinfiammatori a causa di effetti collaterali. È efficace per il controllo del dolore lieve e moderato.
- Farmaci topici: Le creme o gel analgesici contenenti lidocaina o capsaicina possono essere applicati direttamente sull’area dolorante per ridurre il dolore superficiale senza gli effetti collaterali sistemici dei farmaci orali.
- Iniezioni di corticosteroidi: Le iniezioni di corticosteroidi possono essere utilizzate per ridurre l’infiammazione nell’articolazione del gomito. Vengono spesso prescritte in casi di dolore grave e non controllato con altri farmaci. Tuttavia, l’uso ripetuto è generalmente limitato a causa dei potenziali effetti collaterali.
Iniezioni di Acido Ialuronico L’iniezione di acido ialuronico nell’articolazione del gomito è una tecnica che aiuta a migliorare la lubrificazione articolare e a ridurre il dolore, simulando l’effetto del fluido sinoviale sano. Queste iniezioni sono particolarmente utili nei pazienti con artrosi che soffrono di una ridotta produzione di liquido sinoviale.
Interventi Chirurgici In casi estremi, quando altre modalità di trattamento non riescono a controllare il dolore, può essere presa in considerazione la chirurgia. L’intervento chirurgico dell’artrosi del gomito include la artroscopia per rimuovere il tessuto danneggiato o, nei casi più gravi, la sostituzione dell’articolazione del gomito. La fisioterapia è essenziale anche in seguito a interventi chirurgici per aiutare nel recupero funzionale post-operatorio.
Terapie Complementari In aggiunta alla fisioterapia tradizionale, altre terapie complementari possono essere utili nel trattamento del dolore nell’artrosi del gomito:
- Agopuntura: L’agopuntura è una tecnica che può ridurre il dolore in alcuni pazienti, stimolando punti specifici lungo il corpo per migliorare la circolazione e ridurre la tensione muscolare.
- Terapie con onde d’urto: Le onde d’urto a bassa intensità possono essere utilizzate per stimolare la guarigione e ridurre il dolore nei tessuti molli e nelle ossa. Questo trattamento è particolarmente utile in caso di tendinopatie associate all’artrosi del gomito.
Prevenzione e Educazione del Paziente nell'Artrosi del Gomito
La prevenzione e l’educazione del paziente sono componenti essenziali nel trattamento dell’artrosi del gomito, poiché aiutano a mantenere la mobilità articolare, ridurre il rischio di recidive e promuovere una qualità della vita migliore nel lungo termine. L’educazione adeguata e l’adozione di pratiche corrette sono fondamentali per gestire l’artrosi e prevenirne il peggioramento.
1. Educazione del Paziente: Strategie per Evitare Movimenti Dannosi e Migliorare la Postura
Una parte fondamentale del trattamento dell’artrosi del gomito è educare il paziente su come proteggere la sua articolazione, evitando movimenti che possano danneggiarla ulteriormente. L’educazione si concentra su tre aree principali:
A. Evitare Movimenti Dannosi e Sovraccarico Articolare
L’artrosi del gomito è una condizione degenerativa che peggiora se l’articolazione viene sottoposta a stress ripetuti o movimenti dannosi. Perciò, il paziente deve essere educato sui seguenti principi:
- Evitare movimenti ripetitivi e sforzi eccessivi: Gli sforzi ripetuti di flessione e estensione del gomito, soprattutto sotto carico, possono esacerbare il dolore e accelerare la degenerazione della cartilagine. I pazienti dovrebbero evitare attività che richiedono di sollevare pesi o compiere movimenti ripetitivi con il gomito.
- Tecniche di sollevamento corrette: Insegnare al paziente come sollevare oggetti in modo corretto, piegando le gambe invece del gomito, e evitando di forzare l’articolazione durante il sollevamento.
- Sostituzione di movimenti dannosi con alternative più sicure: Ad esempio, evitare l’uso eccessivo di strumenti che richiedono di afferrare fortemente, come una chiave inglese o una zappa, preferendo attrezzi ergonomici che riducono lo stress sul gomito.
B. Migliorare la Postura e il Controllo Motorio
Una postura scorretta può mettere in tensione l’articolazione del gomito, peggiorando il dolore e accelerando la progressione dell’artrosi. Per questo motivo è cruciale che il paziente adotti una postura corretta durante le attività quotidiane, sia al lavoro che a casa.
- Postura ergonomica: L’educazione posturale è essenziale, specialmente per coloro che svolgono lavori manuali o che sono seduti per lunghi periodi. I pazienti devono imparare a mantenere il gomito in una posizione neutra e non in forzature, evitando angolazioni di eccessiva flessione o estensione.
- Correzione delle abitudini quotidiane: La postura durante l’uso del computer, la lettura o la scrittura deve essere ottimizzata per ridurre il carico sulle articolazioni, incoraggiando il paziente a fare pause frequenti per evitare il sovraccarico articolare.
C. Gestire le Attività Quotidiane
Il paziente deve essere guidato su come adattare le sue attività quotidiane per evitare di sovraccaricare il gomito:
- Organizzazione domestica: Se il paziente svolge attività domestiche come cucinare, pulire o fare giardinaggio, è utile che utilizzi strumenti ergonomici, come impugnature più larghe e attrezzi che riducono il bisogno di sforzo.
- Tecniche di lavoro sicure: I pazienti che svolgono attività professionali che implicano movimenti ripetitivi devono imparare a interrompere regolarmente il lavoro per fare delle pause, alternando attività che sollecitano il gomito con attività meno gravose.
2. Prevenzione delle Recidive: Strategie per Prevenire il Peggioramento della Condizione e Nuove Lesioni
Il trattamento dell’artrosi del gomito non si limita a curare la fase acuta, ma si concentra anche sulla prevenzione di recidive o esacerbazioni della condizione. Le seguenti strategie possono aiutare a prevenire il peggioramento della malattia e a proteggere l’articolazione a lungo termine:
A. Rafforzamento Muscolare Continuo
Mantenere e rafforzare la muscolatura che supporta l’articolazione del gomito è cruciale per prevenire il peggioramento dell’artrosi. Muscoli forti aiutano a stabilizzare il gomito, riducendo il carico sulle strutture articolari e distribuendo meglio il peso durante i movimenti.
- Esercizi di rafforzamento: Continuare ad eseguire esercizi di rafforzamento muscolare per i muscoli circostanti (come tricipiti, bicipiti e muscoli dell’avambraccio) può aiutare a migliorare il supporto articolare e la resistenza al carico.
- Prevenzione di atrofia muscolare: È fondamentale evitare l’atrofia muscolare che può aggravare la condizione, incorporando allenamenti regolari a bassa intensità che stimolano i muscoli senza sovraccaricare il gomito.
B. Monitoraggio del Peso Corporeo
Un altro aspetto importante nella prevenzione del peggioramento dell’artrosi è il controllo del peso corporeo. Un peso in eccesso esercita maggiore pressione sulle articolazioni, in particolare ne risentono fortemente l’anca e il ginocchio, contribuendo al peggioramento dell’artrosi. La gestione del peso può ridurre significativamente il carico sulle articolazioni e prevenire il peggioramento della condizione.
- Dieta equilibrata: Educare il paziente sulla nutrizione e sull’importanza di una dieta equilibrata, che supporti il controllo del peso e favorisca la salute articolare (ad esempio, includendo alimenti ricchi di omega-3, vitamine e minerali che supportano la salute della cartilagine).
C. Tecniche di Coping per il Dolore e Stress
La gestione dello stress e la gestione del dolore sono vitali per prevenire la recidiva dell’artrosi, poiché lo stress può aumentare la tensione muscolare e contribuire alla percezione del dolore.
- Tecniche di rilassamento e mindfulness: Insegnare al paziente come utilizzare tecniche di rilassamento come la meditazione, la respirazione profonda o lo yoga per ridurre lo stress e migliorare il benessere generale.
- Gestione del dolore cronico: Continuare ad utilizzare approcci terapeutici per il dolore cronico, come la fisioterapia e, se necessario, la terapia farmacologica, per mantenere il dolore sotto controllo.
3. Promozione della Salute a Lungo Termine: Come Mantenere una Buona Mobilità Articolare e Prevenire il Deterioramento dell’Articolazione
Il mantenimento di una buona mobilità articolare e la prevenzione del deterioramento sono essenziali per migliorare la qualità della vita e ridurre la disabilità a lungo termine. Questo richiede un impegno costante in termini di esercizio fisico, gestione del dolore e adattamento delle abitudini quotidiane.
A. Esercizi Regolari e Adattati
Gli esercizi terapeutici svolgono un ruolo cruciale nel mantenere la mobilità articolare. Gli esercizi devono essere adattati al paziente, in base alla sua condizione e al grado di artrosi. Questi esercizi dovrebbero concentrarsi su:
- Esercizi di stretching per mantenere la flessibilità e l’elasticità dei muscoli e dei tendini attorno al gomito.
- Esercizi di mobilizzazione articolare per migliorare il movimento del gomito e prevenire la rigidità.
- Esercizi di resistenza per mantenere la forza muscolare che supporta l’articolazione e ne riduce il carico.
B. Attività Fisica a Basso Impatto
Le attività fisiche che riducono l’impatto sull’articolazione del gomito sono molto importanti per prevenire il deterioramento ulteriore della cartilagine. Attività come:
- Nuoto: Un’ottima attività a basso impatto che permette di lavorare sulla forza e sulla resistenza muscolare senza sovraccaricare l’articolazione.
- Camminata: La camminata a passo moderato è un’altra attività che migliora la circolazione, mantiene la mobilità e supporta la salute articolare senza eccessivo stress sul gomito.
- Ciclismo: Il ciclismo a bassa resistenza è una buona forma di esercizio che stimola il movimento senza caricare troppo il gomito.
C. Controlli Regolari e Monitoraggio della Condizione
I pazienti dovrebbero essere educati sull’importanza di controlli regolari con il fisioterapista e il medico per monitorare i progressi e adattare il trattamento in base all’evoluzione della condizione. Il monitoraggio precoce di eventuali segni di peggioramento può prevenire danni più gravi all’articolazione e permettere di intervenire tempestivamente.
Conclusioni
In conclusione, l’artrosi al gomito rappresenta una condizione degenerativa che, sebbene meno comune rispetto all’artrosi dell’anca e del ginocchio, può causare significativi disturbi nella qualità della vita dei pazienti. La classificazione e le cause dell’artrosi al gomito includono sia forme primarie, legate al normale invecchiamento, che forme post-traumatiche, che si sviluppano a seguito di lesioni o traumi ripetuti all’articolazione. La superficie cartilaginea del gomito, che permette il normale movimento dell’articolazione, si deteriora nel tempo, portando alla riduzione della mobilità e al dolore. Sebbene la diagnosi venga effettuata tramite esami clinici e di imaging, il trattamento può variare a seconda della gravità della condizione, con opzioni che spaziano dal trattamento non chirurgico dell’artrosi a interventi più invasivi, come la chirurgia, nei casi più gravi. L’approccio fisioterapico riveste un ruolo fondamentale nel migliorare la funzionalità del gomito e nel ridurre i sintomi, offrendo sollievo temporaneo e contribuendo a prevenire ulteriori danni.